
Vintage style


Sono gli anni della mia adolescenza…praticamente “l’agosto della mia vita” per dirla alla Fabri Fibra, per me si identificano con la moda dei Paninari: allegra, colorata, spensierata come noi ragazzi di quegli anni. Mi ricordo che in prima superiore ho messo da parte due mesi di paghetta per comprarmi un paio di jeans Stone Island e una felpa Best Company. La mia mania erano le calze Burlinghton, che spuntavano dal risvolto dei jeans abbinate al colore del piumino Moncler e collezionavo Swatch seguendo la “borsa” delle tendenze. Quanto vorrei aver conservato qualcosa di quegli anni!

Io li associo spesso e volentieri alla mia infanzia e ai trend traumi che la moda di quegli anni ha causato su noi poveri bambini condannati ai calzini in cotone traforato sulle scarpe ortopediche con gli occhietti della Balducci, le mantelline gialle di capitan Findus abbinate ai pantaloni a coste grosse di velluto e alle pruriginose magliette di trevira. Le nostre mamme invece erano più fortunate, potevano indossare i poncho di lana con le frange sui jeans scampanati, i lunghi abiti a fiori, le fantasie psichedeliche e quelle meravigliose gonne in tweed di lana, che non passeranno mai di moda.

Per me sono la moda della Swingin London, di Mary Quant, Paco Rabanne, Courreges e Pierre Cardin. Uno stile fatto di abiti tagliati ad A, minigonne a pieghe, cappottini doppiopetto, colori e fantasie optical…È un mood che trovo attualissimo e che mi colpisce sempre ogni volta che vedo capi che prendono ispirazione da questo stile. Inutile dire che se trovassi del buon vintage di quegli anni ne attingerei a piene mani!

Per me è sinonimo di pin up: colori vitaminici, forme sinuose, ed un pizzico di ironia. Adoro gli abiti con la gonna a ruota e la vita segnata, i pantaloni aderenti a vita alta e le camicie annodate sotto al seno. Ammiro chi porta questo genere con naturalezza e disinvoltura, perché lo trovo estremamente femminile e sensuale. Soprattutto mi fa impazzire la cura maniacale dei particolari che si trova nella moda di quegli anni, un’attenzione per il dettaglio che va dal trucco, all’acconciatura, fino agli accessori.

Il mio cappottino anni 60
Ho ereditato questo cappottino scamosciato da mia zia. Credo che risalga agli anni 60, a vedere dalla linea sciancrata e dal taglio sotto il seno. Mai indossato fino ad oggi per la paura di fare un torto a chi non c’è più, sbagliando abbinamento. Questa cosa vi farà ridere, ma mia zia era una perfezionista in fatto di moda, nonché una personcina piuttosto autoritaria…una di quelle che se ti regalava una cosa ti diceva anche quando e soprattutto come la dovevi indossare. Bè alla fine mi sono fatta coraggio e ho abbinato un tubino in suede taglio ad A ed un paio di stivali tacco basso color burro in puro Sixties style … mi piace pensare che guardandomi da lassù, mi abbia regalato un sorriso di approvazione…