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Investire in borse 

Perché noi donne amiamo così tanto le borse? Forse perché sono i “contenitori” della nostra vita fuori casa? Quali segreti nascondono queste indispensabili appendici senza le quali ci sentiamo perse?  

Un po’ di riflessioni sull’argomento mi hanno portato a capire quanto la borsa esprima l’essenza stessa della personalità di una donna: un involucro che la rappresenta e che come nessun altro abito o accessorio è in grado di raccontare veramente chi è.  

“In attesa che un noto stilista disegni una borsa appositamente per me (sono sempre in cerca della mia borsa ideale) ecco una mia personale selezione di trendbags.”

Jennifer by Tom Ford

La Jennifer è la borsa creata da Tom Ford per Jennifer Aniston

Le grandi morbidone 

Le mie preferite: essenzialmente perché sono una donna che tende a riempire la borsa all’inverosimile (non so mai cosa mi potrebbe servire) e così finisco per andare in giro con una sorta di bagaglio a mano, con corredo di scoliosi. La borsa morbida soddisfa il mio masochismo quotidiano, perché è generalmente leggera, si porta a spalla e si adatta al corpo anche quando è piena quasi al punto di esplodere.

Le mie preferite sono in pelle vissuta, intrecciata, laserata come quelle di Reptile’s House, AS98, Caterina Lucchi, perché si adattano perfettamente al mio stile di tutti i giorni.

 

Le piccole pazze e colorate: Salar

In controtendenza provo anche un’attrazione perversa per il genere opposto, ovvero le borse rigide, molto piccole e un po’ pazzerelle per forma e colore, come quelle di Salar Milano, che trovo originalissime e che corrispondono in pieno ai miei standard di uscita serale, che prevedono un contenuto estremamente minimal: portadocumenti, telefono, fazzoletto e rossetto.

Le classiche rivisitate: BOYY’s Karl 24

Il classico esercita su di me un grande fascino, soprattutto quando esce leggermente dai canoni con qualche accento sorprendente. Per questo sono affascinata dal brand BOYY e nello specifico dal modello Karl 24. La forma rigida tipica delle borse anni 50 è resa ironica dalla fibbia gigante e dalla ricerca di colori a contrasto.

Le opulente

Ebbene sì amo anche il genere high-profile, quelle che si notano a 10 chilometri di distanza perché hanno tutto: forma particolare, borchie, frange, ciondoli, ganci, mix di pellami diversi, come queste di Balmain collezione FW2017, il tripudio dell’opulenza.

Balmain

Opulente dalla collezione FW2017

Le IT bag

Ovvero le borse immediatamente riconoscibili, quelle che ti fanno annoverare tra le fashion women, le più desiderate, le più imitate…praticamente quelle che non ho mai preso in considerazione. Ma faccio un’eccezione sui i modelli più trendy, quelli in edizione limitata che escono un po’ fuori dal coro. Economicamente parlando dei pessimi investimenti in quanto modelli assolutamente non-rivendibili, emotivamente parlando la piena espressione della mia schizofrenia modaiola.

Chloé Faye multicolor

Un patchwork di pelli in colori e materiali diversi, cuciture a vista effetto squaw – da Moda In – Chiasso (CH)

Valentino Rockstud

Cavallino leopard print, stripes, colori- da Moda In – Chiasso (CH)

Le opere d’arte 

Non ci sono solo i brand del lusso a fare borse capaci di farci sognare, anzi spesso le borse più interessanti vengono da artisti/artigiani che realizzano creazioni uniche e molto particolari, come queste borse fitomorfe di Diana Ulanova, delle autentiche sculture da indossare… un brand da tenere d’occhio.

 

Borse Diana Ulanova Studio

 

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