working bag

“Da mesi cerco una bella borsa da copywriter in cui infilare laptop, tablet, smartphone, cavalletto, cavi e batterie…”

Scrivere è come fare la pipì…devi farlo quando ti scappa…impossibile trattenersi. È il mestiere del copywriter, e non sempre basta uno smartphone (anche se devo dire che ormai puoi anche fartelo bastare…). Fatto sta che ogni posto è buono per lavorare, ma ci vuole l’attrezzatura a portata di mano, o meglio di borsa. Ok, di borse da lavoro ce ne sono tante, ogni categoria professionale ha la sua: ci sono quelle da avvocato (seriose in pelle scura), quelle da architetto (in tessuti tecnici), quelle da professore (in cuoio invecchiato), quelle da giornalista (in tessuti creativi) …

Celesia medium tote e Mia portafogli

la borsa da copy

La borsa della copywriter? Capiente  ma non ingombrante, resistente, stilosa ma non seriosa…chiedo troppo? 

 

E la borsa da copywriter? Avete presente quando avete ben chiaro in testa quello che volete ma non trovate l’oggetto che corrisponde a tutte le caratteristiche che cercate? Sicuramente. Se state leggendo questo post appartenente come me a quella odiata compagine di “clienti scomode” a cui non basta innamorarsi a prima vista. Perché il colpo di fulmine non fa altro che scatenare la nostra indole di “maniache del dettaglio” che spesso ci porta a storcere il naso e a non farne di nulla.

Insomma, per farvela breve, una mattina, girellando per le stradine del centro di Como, mi sono presa una cotta per le borse di Nosetta e sono entrata in negozio per vedere se dietro la forma c’è anche la sostanza…

Margherita crossbody in denim

Margherita crossbody in velluto

Margherita crossbody in tweed

le borse di nosetta

Un brand che nasce da una storia d’amore

Ecco… credi di entrare in un negozio, invece finisci per entrare dentro una storia, per di più una storia d’amore. In questo caso quella tra i due creatori del brand: Clare, americana, con un background nella pelletteria per il fashion luxury, Marco, piemontese, proveniente dalla tipica azienda manifatturiera italiana. Praticamente lo stile essenziale e pragmatico della East Cost, che si sposa con la cultura del Made in Italy.

Deformazione professionale…sarei stata tutta la mattina a parlare con Marco e Clare, anzi avrei voluto chiedergli il perché del nome Nosetta…che abbia a che fare con la cappella della Nosetta, meta di pellegrinaggio delle lavandaie comasche? Dovrò approfondire… 

Comunque se questa è una borsa che racconta una storia, allora forse ho proprio trovato la mia borsa da copywriter…

la storia non finisce qui…

Ecco adesso sono solo indecisa sul modello: cartella o zaino?

Mi sono subito innamorata della crossbody Margherita, perché ho un debole per le borse piccole, ma non devo divagare… sto cercando la mia borsa da copywriter, che contenga tutta la mia vita digitale, quindi devo orientarmi su Carlotta, la tote grande, oppure su Rachele, la cartella. Anche Este, il nuovissimo zainetto appena entrato in collezione, mi intriga parecchio: è compatto al punto giusto e sarebbe comodo avere sempre le mani libere, resta solo da capire se è abbastanza capiente per contenere tutto quello che dovrei infilarci…

Credo che con Clare e Marco ci rivedremo presto…anche perché voglio sentire il resto della storia di Nosetta…

E voi non siete curiose? Stay Tuned… 

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