analisi dei colori

“Quali colori ci donano e mettono in risalto il nostro viso? Meglio quelli chiari o quelli scuri? Caldi o freddi? Soft o brillanti…per capirlo bisogna analizzare i nostri colori personali. Per questo ho chiesto aiuto a Silvia Picca, consulente di immagine”

Per analizzare i propri colori naturali non è consentito barare…capelli coperti da un turbante, un asciugamento o un foulard bianco, viso rigorosamente struccato (aiutoooo!!!) e luce naturale (davanti ad una fonte luminosa schermata da una tenda) in modo che non si creino ombre sul viso.

Che l’autoanalisi abbia inizio ….ovviamente con la guida di Silvia! 

Un’analisi accurata dei colori si basa essenzialmente su quattro step.

1.TEMPERATURA dell’incarnato: osservando la pelle ed accostandovi drappi in colori caldi e colori freddi si riesce ad identificare il sottotono della pelle.

2. PROFONDITA’ in pratica se siamo chiare o scure. In questo step si considera tutto l’insieme cromatico del nostro viso e si valuta se ci stanno meglio i colori chiari o i colori scuri.

    3. INTENSITA’, cioè quanto siamo “colorate”, quanto grigio è contenuto nei nostri colori e se reggiamo i colori vivaci o stiamo meglio con quelli morbidi. Anche in questa fase si considera tutto l’insieme cromatico del nostro viso. Elementi che ci indicano l’intensità alta sono: occhi di un colore molto intenso o con la sclera molto bianca, capelli di un colore molto acceso, labbra molto pigmentate o rosate. 

    4. CONTRASTO, cioè quanto contrasto riusciamo a sopportare sia come toni che come contrasto cromatico.

    A questo punto la consulente di immagine effettua le valutazioni per definire i colori personali, determinare la stagione di appartenenza, ma soprattutto andare a selezionare una PALETTE COLORI PERSONALIZZATA SU DI NOI che ci faccia risplendere al massimo esaltando le nostre caratteristiche.

      le stagioni

      Esistono vari metodi per analizzare i colori personali che sono tutti validi, se chi compie l’analisi è preparato, ha un buon occhio e tanta esperienza.

      Ogni stagione è caratterizzata da una temperatura, una profondità ed una intensità. Questi tre elementi variano a seconda della stagione. Ad esempio, la Primavera è una stagione calda, chiara e brillante; l’Estate è fredda, chiara e morbida; l’Autunno caldo, scuro e morbido; l’Inverno freddo, scuro e brillante.  Queste tre caratteristiche possono essere presenti nei colori personali in misura variabile. Se una di queste caratteristiche predomina sulle altre due allora la nostra colorazione rientrerà in uno dei tre sottogruppi di questa stagione.

      La suddivisione in quattro stagioni cromatiche degli anni ‘70 dell’americana Suzanne Caygill (Primavera, Estate, Autunno, Inverno), le 12 stagioni dell’inglese Mary Spillane che nel suo libro del ’95 divide ciascuna macrostagione in tre sottostagioni, ognuna di queste caratterizzata da una dominante che può essere la temperatura, il tono o l’intensità. 

      Il metodo tonale invece è più recente, infatti è nel 2012 che Ferial Youakim (presidentessa dell’AICI) brevetta il metodo delle 16 stagioni  aggiungendo l’elemento “softness”, la morbidezza. La nomenclatura delle stagioni cambia e nascono la Primavera Chiara Soft, l’Inverno Profondo Soft e le due altre stagioni soft (Estate e Autunno) vengono suddivise in chiare e scure, per cui avremo Estate Soft Chiara e Estate Soft Profonda e Autunno Soft Chiaro e Autunno Soft Profondo. 

      Un altro metodo interessante è quello di David Zyla al quale mi sono avvicinata molto negli ultimi anni. Anche lui si basa sulle magrostagioni ma definisce poi un totale di 24 stagioni legate non solo ai colori ma anche allo stile. Questo metodo si basa essenzialmente sul concetto che i colori che ci valorizzano maggiormente sono quelli che riprendono il colore dei nostri occhi, pelle, vene e capelli,  richiede delle analisi molto accurate e fornisce delle palette estremamente “su misura”.

      silvia picca

      Silvia, piemontese globetrotter,  si occupa di consulenza di immagine dalla fine degli anni ’90

      Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Torino, ha iniziato a interessarsi al tema dell’immagine personale a partire dalla fine degli anni ’90, dopo avere collaborato con l’Osservatorio Meeting Points di Bologna, come cool hunter.
      Ha vissuto in varie città e si è formata sul tema presso l’Università di San Paolo, in Brasile, nel 2000, avendo come maestri alcuni dei pionieri del settore. Ha poi approfondito approccio e metodologie a Parigi, mettendo a punto un suo proprio metodo personale che ha applicato con successo sia nel settore aziendale che privato.
      Si divide tra Torino e San Paolo e collabora con vari progetti ed iniziative nel mondo dell’arte, della moda e del design.

      Sei curiosa, hai qualche domanda sull’analisi dei colori? Chiedi a Silvia Picca o contattala direttamente per una consulenza personalizzata, compilando il form sottostante

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